Fumo di sigaretta – Tabagismo

a cura del Dr. Gennaro Crispo, Responsabile Ambulatorio di Agopuntura e Fitoterapia dello Sport A.S.L. NA 2, Quarto, Napoli e docente della Scuola Naturopatia.

Il fumo di sigaretta ha assunto negli ultimi anni una sempre maggiore importanza, nella valutazione delle cause di varie malattie invalidanti, cresciute con il progresso e la modernizzazione della società.

Statistiche recenti valutano che ogni anno il fumo in Europa uccida circa un milione e duecentomila persone per le sue complicanze.

Il nesso diretto tra patologie come il cancro del polmone, la broncopneumopatia ostruttiva (BCPO), l’aumento del rischio cardiovascolare e quindi una maggiore incidenza nei fumatori di infarto cardiaco, ictus, è ormai noto a tutti.

A rendere più grave la situazione è sia l’evidenza che in questi anni sempre più donne e adolescenti si lasciano tentare dal vizio del fumo, sia che nei bambini spesso esposti al fumo passivo, altro grave aspetto del problema, notiamo un aumento di patologie allergico-respiratorie.

Una tendenza degli anni passati alla riduzione, sta lentamente lasciando il posto ad un nuovo aumento del tabagismo. Abbandonare la sigaretta è sempre difficile per il fumatore, poiché il tabacco è una droga che dà una assuefazione sia fisica che mentale, per cui molto spesso i tentativi soprattutto autogestiti falliscono, lasciando un profondo senso di frustrazione.

Necessita quindi spesso al paziente un supporto, che lo sostenga in un cambiamento radicale delle sue abitudini. La medicina e soprattutto l’industria farmaceutica in questi anni hanno reso disponibili sul mercato tutta una serie di presidi farmacologici atti ad aiutare il fumatore. I più importanti sono farmaci  a lento rilascio, gomme, inalatori, spray, cerotti  alla nicotina.

Spesso il supporto farmacologico può essere d’aiuto nella disassuefazione, ma è preferibile aiutare il tabagista a disintossicare preventivamente il suo organismo, fornirgli delle sostanze che più dolcemente lo assistano in questa fase e soprattutto agire con tecniche tese al riequilibrio di tutta una serie di mediatori chimici che risultano alterati dal fumo.

Due fondamentalmente sono le tecniche dolci al servizio della disintossicazione:

  • L’Agopressione (somatica ed auricolare ) e la Fitoterapia.
  • L’Agopressione o Agopuntura senza aghi, antica tecnica della Medicina Cinese, basa le sua efficacia sul riequilibrio delle energie dell’uomo , attraverso la stimolazione dei puntienergetici, posti lungo precisi percorsi del corpo, detti meridiani energetici.

I punti auricolari sono quelli più frequentemente utilizzati nella disassuefazione da fumo di sigaretta. Una di queste metodiche similare al metodo “Acudetox“, utilizzato anche in molti centri pubblici per la disassuefazione dal tabacco.

Tale tecnica è supportata da migliaia di studi scientifici che ne hanno testimoniato l’efficacia clinica attraverso lo studio di particolari sostanze dette Endorfine.

Una di queste, la “Leukenfalina”, in bassa concentrazione ematica nel fumatore, verrebbe elevata nel sangue, dopo trattamento agopunturale, e provocherebbe  disgusto per la sigaretta con meccanismo noto in medicina come effetto “Antabuse” dal nome di un vecchio farmaco utilizzato per la disassuefazione dall’alcolismo.

Il numero delle sedute è variabile, a seconda delle scuole e dei diversi protocolli esistenti in letteratura.

L’acupressione di precisi punti auricolari con appositi strumenti, dotati di punta arrotondata, su punti corrispondenti al polmone o di riequilibrio neuro-vegetativo in diverse sedute, può generare diassuefazione dal tabacco.

La Fitoterapia ovvero l’utilizzo a scopo terapeutico delle piante medicinali necessita di una prescrizione ragionata e personalizzata proprio per la sua validità di supporto nelle varie fasi della disintossicazione.

Molte sono le piante medicinali indicate dalla tradizione popolare quali ausili per la disassuefazione dal tabagismo.

Scarsa è la letteratura scientifica sull’argomento, spesso confusa tra rimedi suggeriti dall’omeopatia (Lobelia Inflata) e quelli utilizzati dalla fitoterapia .

Per cui nella prima fase della cessazione del tabacco può essere razionale utilizzare preparazioni ad effetto ansiolitico quali:  Valeriana, Passiflora, Escholthia Californica, Melissa.

Importante sarà, successivamente, ripristinare la funzionalità di un apparato respiratorio provato da anni di esposizione ad agenti irritanti, per cui la preferenza andrà a piante balsamiche quali:

  • Timo, Eucalipto, Pino Silvestre

oppure ad azione mucolitica quali:

  • Altea , Malva, etc…

Infine un valido aiuto sarà dato anche dall’integrazione di vitamina C (Rosa Canina) e da piante attive sul tono dell’umore e sull’astenia quali Ginseng, Rhodiola Rosea, Griffonia Simplicifolia (spesso utilizzate nelle problematiche legate anche alla fame nervosa.

L’utilizzo del capsico o peperoncino rosso è suggerito da più fonti, la pianta, appartenente alla stessa specie botanica del tabacco, Solanacee, è utile sia per il suo alto contenuto in vitamina C , sostanza necessaria al fumatore per il suo meccanismo protettivo ed antiossidante, sia per una sua affinità per i recettori della nicotina.

La medicina cinese  supporta queste teorie, per il sapore del tabacco che è energeticamente piccante così come il capsicum, che notoriamente appartiene alla loggia del Metallo a cui si associa  il Polmone.

Per cui la dismissione del tabacco potrebbe essere sostituita da una pianta energeticamente affine e quindi alleviarne i sintomi da astinenza.

L’atteggiamento psicologico che consiglio ai miei pazienti, non è quello di combattere contro qualcosa, ma di pensare a sé stessi come persone in equilibrio e in salute che hanno perso temporaneamente questo stato, a causa di una cattiva abitudine e di ricongiungersi con il sé che non ha bisogno di un tossico per vivere bene il proprio quotidiano.

In conclusione L’Agopressione  e la Fitoterapia possono essere  armi vincenti nell’ allontanare il fumatore dalla nicotina.

Utili nel riequilibrare dolcemente e sostituire sostanze dannose con le proprie (endorfine) e con   piante medicinali dai bassissimi o nulli effetti collaterali utili a riacquistare il dominio delle proprie risorse.

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